ACQUA ALTA, A VENEZIA NUOVA SETTIMANA DI DISAGI
Venezia torna a fare i conti con l’acqua alta. Dopo il picco di lunedì, una nuova infilata di maree mattutine sta interessando la città: un metro martedì, valori ancora più alti tra mercoledì e giovedì. Il Mose si è alzato puntualmente, ma non sono mancati i disagi nei punti più bassi, come il ponte delle Guglie a Cannaregio e piazza San Marco, dove i lavori di innalzamento e impermeabilizzazione procedono ormai da mesi.
Alla base del fenomeno, l’ingresso di una saccatura atlantica: un fronte freddo che porterà nuove precipitazioni, un deciso calo delle temperature e venti di bora al posto dello Scirocco. Condizioni che favoriranno ulteriori picchi di marea fino al fine settimana. E dal 22 al 25 novembre sono attese perturbazioni ancora più intense, con valori che potrebbero richiedere sollevamenti quotidiani del Mose.
Dal 2020 le paratoie sono entrate in funzione oltre 110 volte, evitando – secondo le stime – danni per circa due miliardi e mezzo di euro. Un risultato importante, che però non cancella le ombre sul sistema: oltre 6 miliardi il costo di costruzione, 200 mila euro per ogni sollevamento e una manutenzione annua da 100 milioni, coperta solo per metà.
Resta aperta anche la questione del porto: sono in corso i lavori per le conche di navigazione che consentiranno il transito delle navi con il Mose alzato. Ma per ora i frequenti sollevamenti complicano il traffico merci, con inevitabili ripercussioni economiche.