ICAM: LUOGHI DI DETENZIONE ANCHE PER BAMBINI
VENEZIA - Sono riprese le visite all’interno delle carceri del Veneto. L’intento è monitorare bisogni e condizioni dei reclusi. In queste ore una delegazione composta da esponenti del Partito Democratico, della Camera Penale di Venezia con il Segretario dell’Associazione Nessuno Tocchi Caino, ha fatto ingresso presso l’Istituto Penale Femminile veneziano della Giudecca. All’uscita le principali priorità riscontrate sono il bisogno condiviso anche con la Direzione carceraria di formulare percorsi formativi e di lavoro per il reinserimento nella società a fine pena per le recluse. Convenzioni attraverso il Comune con realtà del territorio per l’impiego delle detenute, così da contribuire alla società, offrire loro un personale riscatto e meta futura da perseguire e come possibile svuotacarceri. Esempio positivo il protocollo che prevede l’impiego di detenuti uomini presso imprese edili, siglato lo scorso 21 febbraio tra Sottosegretario alla Giustizia , Associazione Nazionale Costruttori Edili e Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria. Nota dolente che ha colpito molto il gruppo in visita presso l’Istituto di reclusione veneziano , la presenza al suo interno di un ICAM, Istituti a Custodia Attenuata per detenute Madri, luoghi con caratteristiche strutturali diverse rispetto al carcere tradizionale, me comunque pur sempre strutture detentive. Ambienti non adatti in cui far crescere dei minori. Urge trovare una soluzione per evitare che le pene dei propri genitori vengano scontate anche dai figli.