INVESTITI A MESTRE: AUTISTA VERSO IL PROCESSO
C’è una svolta nelle indagini sull’investimento avvenuto a Mestre nell’ottobre del 2024, in via Montello, quando un commercialista alla guida della sua Jeep travolse due uomini, uno dei quali finì per settimane in rianimazione.
Una perizia disposta dalla Procura di Venezia ha infatti escluso in modo netto che l’episodio sia stato causato da un malfunzionamento dell’auto. Un accertamento tecnico che spinge gli inquirenti verso l’ipotesi della volontarietà del gesto.
Nei giorni scorsi il pubblico ministero ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini, contestando al professionista l’accusa di lesioni volontarie gravi, e non colpose come sostenuto dalla difesa.
L’investimento avvenne in una zona già nota per episodi di spaccio, nei pressi di piazzale Bainsizza. I due uomini, entrambi con problemi di tossicodipendenza, si trovavano davanti al bed & breakfast gestito dalla compagna del commercialista.
Secondo la ricostruzione, dopo una segnalazione dell’allarme del B&B, l’uomo sarebbe arrivato contromano in via Montello. Impugnando un martello di gomma, avrebbe intimato al gruppo di allontanarsi. Le immagini delle telecamere mostrano poi i tre uomini avvicinarsi al veicolo.
A quel punto il commercialista sarebbe risalito in auto, avrebbe prima inserito la retromarcia e poi accelerato in avanti, sterzando bruscamente e colpendo in pieno due di loro.
La vittima più grave è oggi fuori pericolo, ma continua a convivere con seri problemi di salute. Ora la parola passa alla Procura, che dovrà decidere se chiedere il rinvio a giudizio.