SESSISMO E MOLESTIE NEGLI ATENEI VENEZIANI
C’è ancora sessismo negli atenei di Venezia e a dirlo sono in gran parte donne.
Lo scorso martedì, in Università Ca’ Foscari, sono stati presentati i risultati di un questionario su molestie e sessismo, distribuito nelle sedi universitarie veneziane dal collettivo L.i.s.c., nell’anno accademico in corso.
Le risposte, estremamente allarmanti, hanno confermato che il sessismo è ancora diffuso all’interno degli atenei del capoluogo.
Al questionario hanno risposto 479 persone, di cui il 72% donne. Tra di loro, quasi il 16% ha affermato di aver subito molestie all’interno dell’università, sia fisiche che verbali e, spesso, da parte di professori. Inoltre, tra le donne che hanno risposto, oltre il 32% ha sostenuto di aver sentito utilizzare un linguaggio sessista durante le lezioni.
Il 27%, infine, ha riferito di essere stata trattata diversamente a causa del suo genere.
Le studentesse hanno anche segnalato un difetto del codice di condotta che l’università Ca’ Foscari prevede in caso di molestie: infatti, quest’ultimo stabilisce che si tenga un colloquio di conciliazione con l’autore di violenza, regola che, però, non rispetta le disposizioni poste dalla Convenzione di Istanbul sulla lotta alla violenza di genere. Anche nei confronti dei codici di condotta di Iuav sono state rivolte delle critiche. Ancora peggio in Accademia e Conservatorio, dove non si troverebbe neppure un codice di condotta.
Alla luce dei risultati del questionario il comitato ha proposto un progetto di formazione sul tema per l’anno 2025, che possa coinvolgere e tutelare tutte le persone interessate all’interno degli atenei.