VENEZIA, L’APPELLO DEI COSTRUTTORI: “SERVONO FONDI”

5 milioni all’anno per la Legge speciale di Venezia? Assolutamente insufficienti. Ad unirsi a un coro unanime ora sono anche i costruttori edili.

Anzi, per la manutenzione della città servono circa 150 milioni di euro all’anno. Che infatti era proprio la cifra chiesta dal Sindaco Brugnaro.

Che si trattasse di un budget inarrivabile era scontato, soprattutto in un periodo in cui le casse dello stato sono in profondo rosso. Allo stesso tempo, però, nemmeno i più pessimisti pensavano che da Roma arrivassero appena 5 milioni. Uno stanziamento quasi umiliante, aveva fatto notare il Segretario regionale del Pd Martella.

Ma fa specie che ora alla politica si aggiungano anche gli appelli del mondo produttivo. Perché sono proprio i costruttori quelli che ogni giorno si scontrano con la necessità di tenere in piedi una città che cade a pezzi: gli edifici pubblici, molti dei quali di pregio, i rii da scavare e i muri di sponda danneggiati dal moto ondoso.

Il rischio? Un rallentamento dei lavori pubblici, fa sapere il presidente di Ance Venezia Giovanni Salmistrari. “Occorrono finanziamenti stabili che permettano una pianificazione a lungo termine, almeno per i prossimi dieci anni”.

Una città insomma che deve essere preservata a tutti i costi ma che, la carenza di fondi per la sua manutenzione ne mette a rischio il futuro stesso.

La palla passa allora a Roma: la politica nazionale non si dimentichi di Venezia e della sua fragilità. In gioco c’è il futuro di un gioiello dell’umanità.