PROCESSO PFAS, CHIESTE CONDANNE PER OLTRE 120 ANNI
Oltre 120 anni di reclusione. Sono queste, le richieste formulate dalla procura di Vicenza contro i manager di Miteni imputati nel processo per il disastro ambientale che provocò lo sversamento delle sostanze pfas nelle falde acquifere di mezzo Veneto, tra le province di Vicenza, Padova e Verona. La pubblica accusa, sostenuta dai pubblici ministeri Blattner e Fietta, ha chiesto al termine della requisitoria condanne per complessivi 121 anni e 6 mesi, per i manager che si sono succeduti alla guida della Miteni di Trissino, imputati a vario titolo di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari.
Tra i 15 dirigenti alla sbarra, solo per sei è stata chiesta l'assoluzione, mentre per tutti gli altri l'accusa ha chiesto condanne da un minimo di 4 fino ad oltre 17 anni di reclusione, oltre alla confisca di quasi due milioni di euro tra l'azienda e i top manager di Miteni. La sentenza, dopo le arringhe difensive, è attesa in primavera, probabilmente tra fine aprile e inizio maggio: un processo, che si tiene davanti al Tribunale di Vicenza, che vede schierate anche oltre 200 parti civili.