IL MALTEMPO FLAGELLA NUOVAMENTE L'ALTA PADOVANA
ALTA PADOVANA - Ennesima notte di passione in Veneto per il maltempo. Dalle 20.30 di lunedì 23 settembre i centralini dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri hanno iniziato a raccogliere decine e decine di segnalazioni. Oltre 450 interventi realizzati dalle squadre dei Pompieri in tutta la Regione. Padova tra i territori interessati dai forti rovesci, soprattutto l’area dell’Alta Padovana. Circa 7 ore di pioggia battente con picchi fino a 200mm. I fiumi Tergola , Piovego , Muson e Vandura sempre protagonisti dei danni. Case e attività, tra Villa del Conte , Santa Giustina in Colle , Tombolo e San Martino di Lupari , inondate dall’acqua e dopo l’ennesimo spavento, pala e stracci alla mano si ricomincia a sistemare il salvabile il resto finisce in discarica nella speranza che non accada più. Accadrà ancora, si chiama cambiamento climatico e queste suono le sue avvisaglie. I Sindaci se non otterranno dalla Regione le attese opere di ingegneria idraulica promesse a monte ma servirebbero anche lungo gli argini fluviali, continueranno a fare le ore piccole con i loro volontari della Protezione Civile nel tentativo di frenare la forza devastante delle acque a colpi di sacchetti di sabbia. I Militari dell’Arma disseminati in risposta alle emergenze come durante la scorsa notte vissuta dai residenti dell’Alta Padovana proseguiranno a soccorrere anziani e automobilisti. Quattro nel dettaglio gli interventi in favore delle persone fragili accompagnate ai piani alti delle loro abitazioni dai Carabinieri a causa del flusso d’acqua che improvvisamente alle 04.30 ha invaso molte abitazioni.