GUARDIA DI FINANZA: UN ANNO IN PRIMA LINEA A PADOVA
Quasi settemila interventi e 207 attività di indagine a contrasto degli illeciti economico-finanziari, con un occhio di riguardo ormai sempre più importante nel combattere le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia locale. Sono questi, i numeri principali di un ano di attività del comando provinciale della Guardia di Finanza, che a Padova, come in tutto il resto d'Italia, celebra in questi giorni l'anniversario numero 251 dalla fondazione del copro.
Le ispezioni delle fiamme gialle in tutto il territorio provinciale hanno permesso, negli ultimi 15 mesi, di identificare e segnalare 126 evasori totali, completamente sconosciuti al fisco, ma anche 228 lavoratori che operavano in “nero” o irregolarmente assunti. In particolare, sono saltati fuori anche 13 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a organizzazioni occulte come quelle cinesi: nel complesso, 162 sono state le persone denunciate per reati tributari.
Fondamentale, sempre di più, è però soprattutto l'attività ispettiva e di indagine che i baschi verdi - in tutto il paese - portano avanti in tema di contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria. Le infiltrazioni criminali nell'economia legale sono sempre più frequenti, in un Nordest ricco e laborioso ma che, colpito dalle crisi finanziarie e dalle situazioni di incertezza economica globale, rischia di diventare terreno fertile per questi malavitosi. 75 persone sono state le persone denunciate per riciclaggio in provincia di Padova, con un sequestro di denaro per oltre sei milioni di euro, ben 41 quelle segnalate alla Procura per casi di usura e di estorsione. In tutto il territorio i finanzieri hanno sequestrato, lavorando a stretto contatto con le altre forze dell'ordine, circa 165 chili di sostanze stupefacenti, in prevalenza costituite da hashish, cocaina ed eroina, mercato ormai stabilmente in mano alle criminalità organizzate italiane e straniere.
Ma non dimentichiamo anche l'aspetto di regolare concorrenza, svolto a tutela del made in Italy e del libero mercato, e quello a difesa die risparmiatori: i casi di abusivismo finanziario, realizzati sempre più di frequente con strumenti telematici e digitali truffaldini, hanno portato a denunciare 21 soggetti.