GRANCHIO BLU, IL VENETO CHIEDE LO STATO DI CALAMITÀ
Le acque del Veneto continuano ad essere infestate dal granchio blu, crostaceo venuto alla ribalta per essere una specie altamente invasiva e dannosa per il biosistema locale.
Nel solo 2024, infatti, sono state registrate quasi 2 mila tonnellate di granchi blu pescate dai mari della Regione, ma di queste solo 714 tonnellate sono state introdotte nel mercato di consumo, mentre circa 1200 tonnellate sono state destinate allo smaltimento.
Numeri più che sufficienti, secondo la Giunta Regionale, a chiedere al governo italiano la proroga dello stato di calamità naturale, già introdotto nel 2023, anno in cui è esplosa l’invasione del crostaceo.
Lo stato di calamità permetterebbe alle imprese danneggiate di accedere ai fondi di risarcimento, stanziati dal Fondo di Solidarietà Nazionale, necessari per far fronte ad una crisi del settore ittico che si estende ormai dalla laguna di Venezia al delta del Po.