INFLUENZIA AVIARIA, ALLEVAMENTI A RISCHIO
Sono 11 i focolai di influenza aviaria finora contati dal 26 dicembre scorso al 4 gennaio, tutti rintracciati nelle zone tra Verona e Mantova. Una piaga che sta interessando allevamenti di tacchini, polli e galline ovaiole, due di questi già rilevati nei giorni scorsi nel Veronese.
Il timore che il virus dilaghi è alto: la diffusione avviene per trasmissione aerea e potrebbe quindi uscire dai confini in cui è stato inquadrato.
Come sottolinea Michele Barbetta, presidente della sezione avicola regionale di Confagricoltura Veneto, si tratta di un’emergenza che potrebbe provocare una catastrofe, in quanto solo nella provincia di Verona si contano più di 1600 allevamenti, e invita a mettere in atto tutte le misure necessarie a contenere il contagio.
Tuttavia la legislazione vigente prevede che solo i danni diretti, ossia abbattimento degli animali contagiati e di quelli venuti in contatto con gli esemplari infetti, vengano coperti con sostegno economico, mentre il fermo allevamento non prevede, attualmente, alcun sussidio.
Anche per questo, Confagricoltura Veneto ha convocato una riunione con le istituzioni sanitarie e gli allevatori, incontro che avverrà il 20 gennaio ad Albignasego, per discutere dei problemi sanitari e chiedere interventi di sostegno nazionali ed europei.