LA LEGA STASERA LANCIA STEFANI DA SOLA, E ZAIA?
Da un lato la debacle leghista in Toscana, precipitata addirittura sotto l'estrema sinistra nonostante il volto del generale Vannacci in copertina. Dall'altro, la candidatura di Alberto Stefani incassata in Veneto non senza più di qualche mugugno nell'alleanza, e soprattutto col rischio di dover cedere, tra tre anni, il passo in Lombardia. Questa sera, dalle 20, al Gran teatro Geox di Padova si svolge l'evento di lancio della campagna elettorale per le regionali in Veneto, con Salvini, Vannacci, ovviamente Luca Zaia in prima fila e tutti i big di partito del territorio. Assenti invece Fratelli d'Italia, di Forza Italia qualcuno potrebbe spuntare, ma saranno davvero in pochi secondo le previsioni.
A riempire il Geox saranno in larghissima parte bandiere della Lega: oltre 2500 persone già prenotate, teatro sold out ma clima tutto da verificare. La convergenza su Stefani è stata tutt'altro che indolore, negli equilibri della coalizione di governo. E ora il nuovo impegno da portare avanti in Veneto è duplice: convincere i veneti, soprattutto i più aficionados, che la Lega non è quella di Vannacci, che da queste parti è tutt'altro che uniformemente acclamato, e convincere quei leghisti scettici che Stefani è in continuità con Zaia, e non al contrario una propagazione della lega salviniana che tanto sta spaccando i leghisti di casa nostra. La serata, però, potrebbe essere anche quella in cui lo stesso Zaia svelerà la sua posizione: capolista alle urne in tutti i collegi, nonostante sul suo nome sia stato posto il veto dagli alleati? Oppure eccellente escluso, deciso davvero a farsi da parte per rappresaglia? Forse lo si capirà al Geox nelle prossime ore. Di certo, la campagna di Stefani non parte con quei trionfalismi che tutti si sarebbero augurati. Soprattutto all'interno del Carroccio.