VENEZIA, MENO RAPINE E SCIPPI: IL 2025 IN QUESTURA
Diminuiscono le rapine in strada e persino gli scippi e i furti con strappo. A Venezia una statistica del genere basta e avanza per fotografare un trend che genera ottimismo. Ed è proprio questo, senza troppi altri giri di parole, il miglior risultato che portano in dote i bilanci di fine anno snocciolati dalla Questura lagunare. La Polizia di stato, come ha sottolineato il questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, ha registrato in questo 2025 un calo di tutti quei tipi di reato che astoricamente portano la Laguna tra le maglie nere per la criminalità in Italia. Un bacino da miliardi di euro di indotto, generati dai venti-trenta milioni di visitatori annui registrati nella città storica, ma che per contro diventa proprio per questo anche terreno di conquista per malfattori, rapinatori e truffatori. Se quest'anno è andata meglio, dice la Questura lagunare, è l'effetto delle tante espulsioni operate e delle misure amministrative preventive emanate durante gli ultimi mesi: provvedimenti che hanno scoraggiato i soggetti più violenti e hanno leggermente diminuito la presenza di persone con elevata pericolosità sociale nell'area.
Un altro dato, poi, va osservato sicuramente con favore: nessun omicidio si è registrato in Laguna quest'anno. "Un risultato ugualmente straordinario, in una realtà così grande e articolata", ha detto il questore Bonaccorso.
Il lavoro, comunque, non manca: la Questura veneziana ha coordinato 706 servizi interforze ad Alto Impatto, oltre duemila sono state le persone denunciate e 244 i soggetti arrestati. Numeri che si sommano a quelli delle attività condotte dell'Ufficio prevenzione: 36 mila persone identificate, 143 arresti e 743 le denunce a piede libero.
Senza dimenticare che Venezia, proprio per le sue peculiarità di approdo strategico e di destinazione prediletta di persone in arrivo da tutto il mondo, mantiene dei reparti e delle attenzioni unici, in tutta la regione. Come la polizia di Frontiera, navale e aerea, che nel 2025 ha identificato quasi tre milioni e mezzo di stranieri in arrivo, respingendo ai confini in ingresso 241 persone, mentre 900 sono state le navi controllate. E così pure la Polizia Ferroviaria, che ha identificato 65 mila persone, operato oltre 200 scorte ai convogli ferroviari e coordinato quasi cinquemila attività di vigilanza nelle stazioni.