PREMIO GEREMIA: I RICORDI DI PATRESE E DAN PETERSON
Una vita in pista e a mille all'ora, in tutti i sensi. È andata all'ex pilota di formula 1 Riccardo Patrese, padovano doc, l'undicesima edizione del premio “Memo Geremia”, il riconoscimento di Ascom Padova che riunendo sport e letteratura ha raccolto nell'aula magna di Palazzo Bo i grandi protagonisti della città, della cultura, e ovviamente dello sport. Patrese, memoria di un motosport d'altri tempi, si è aggiudicato insieme al giornalista Giorgio Terruzzi, penna di grido dell'ambiente motoristico, il premio principale con "F1 Backstage – Storie di uomini in corsa", edito da Rizzoli, che restituisce all’automobilismo il suo volto umano in un paddock di passioni, dalla nostalgia dei volanti quasi analogici all'odore dell'olio sul pavimento.
Nella grande sala, addobbata per l'occasione, prima volta assoluta per il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, di fronte ad autorità, istituzioni e ospiti. La leggenda della pallacanestro, Dan Peterson, è stata premiata con il "Premio Coni" intitolato alla memoria del giornalista Andrea Moretto, per il suo libro "La mia Olimpia in 100 storie +1", scritto come sempre con grinta e umorismo, i suoi tratti distintivi. A proposito di canestri, però, a Padova è ricomparsa anche una leggenda tutta italiana come Jack Galanda, premio letterario per i ragazzi con il suo "La mia vita a spicchi". Il premio alla carriera è stato quindi assegnato a Umberto Pelizzari, il signore delle immersioni, mentre Ascom, ma in un certo senso tutta la città di Padova, hanno tributato un lungo applauso e il premio speciale del presidente, Patrizio Bertin, al cardiochirurgo Gino Gerosa: colui che ha portato Padova e la sua medicina d'eccellenza, a primeggiare nel mondo.