MANILDO "INVERTITA CADUTA DEL CENTROSINISTRA"
Non un vero e proprio tonfo quello della larga coalizione del centrosinistra alle Regionali del Veneto 2025. Giovanni Manildo, si ferma al 28,88 %. Ammette a caldo la sconfitta con un sorriso apparso sincero, davanti al muro di telecamere in diretta durante la conferenza stampa in sede PD a Padova. Dichiara di essersi congratulato con l’avversario Stefani neoeletto per i prossimi 5 anni presidente del Veneto. Raddoppiate però le passate preferenze del 2020, incassate da Arturo Lorenzoni che tentò di ostacolare invano la rielezione di Zaia. Il Centro sinistra , Manildo stesso ci credeva ;“Un chiodo lo abbiamo piantato per scalare la vetta , si riparte da qui”, avrebbe detto il candidato DEM ai micorofoni , sottolineando l’impegno prossimo come opposizione sulle tematiche utili per riavviare il Veneto secondo la visione della coalizione. Sette i punti del programma elettorale con cui Manildo ha battuto le province del Veneto : salute, sviluppo, ambiente , edilizia, giovani, anziani e trasporto pubblico. Temi sui quali promette battaglie in Consiglio. Una campagna forse iniziata troppo tardi sopratutto se si parla del confronto tra i due candidati , ma caratterizzata da toni cortesi e pacati tra i due avversari, a cui da tempo non assistevamo . Forse è proprio questa la ricetta di Manildo per un nuovo centrosinistra, da esportare anche a livello nazionale per risvegliare un elettorato dormiente.
