SERVIZIO CIVILE: TAGLIATI IL 27% DEI POSTI
La scure del governo si abbatte anche sul servizio civile.
La legge di bilancio taglia i finanziamenti del 27% con ripercussioni sui comuni, sugli enti locali e sulle numerose associazioni no profit che si appoggiano proprio sul servizio civile per concretizzare le azioni sul territorio.
Meno soldi equivale all’impossibilità di attuare i progetti.
Ma ad esserne penalizzati sono anche i giovani per i quali il servizio civile è un’opportunità di crescita personale oltre che umana che arricchisce ed apre prospettive in un’età in cui si conosce poco del mondo professionale anche a causa di una scuola che di certo non prepara al lavoro.
Ma che cos’è il servizio civile?
E’ la possibilità per i giovani dai 18 ai 28 anni di mettersi alla prova in particolare nel settore ambientale, culturale o assistenziale, dedicando un anno in un’attività di formazione lavorativa percependo un rimborso mensile di 500 € per la durata del progetto, durata che può essere riscattata ai fini pensionistici. Per tanti il servizio civile è la prima esperienza lavorativa da inserire nel curriculum.
A questo punto ci chiediamo quale futuro lo Stato intenda dare ai nostri giovani e di conseguenza al paese e come ne intenda impedire la fuga all’estero.
La scuola non è funzionale al mondo lavorativo, la didattica obsoleta e ora anche questa possibilità di formazione negata senza che ci siano migliori proposte alternative.