TRUMP JR, LA REGIONE: "PERMESSI IN REGOLA"
Trump Junior era perfettamente in regola con i permessi di caccia. La conferma arriva dall’Assessore regionale competente in materia Cristiano Corazzari.
Una risposta giunta da palazzo Balbi dopo una giornata di polemiche seguite al polverone sollevato dal Consigliere regionale di Europa Verde Andrea Zanoni, che aveva diffuso il video che ritraeva il figlio del presidente statunitense e alcuni amici cacciare all’interno di un’area naturalistica di Campagna Lupia.
Corazzari poi smentisce quanto dichiarato da Zanoni, ossia che il permesso di caccia possa essere rilasciato solo a chi risiede in Italia.
In realtà lo possono richiedere anche i cittadini stranieri, che devono presentare però una documentazione ben precisa: ossia carta di identità, permesso di attività venatoria nel proprio Paese tradotto in italiano, carta europea dell'arma da fuoco, una polizza assicurativa in italiano per la responsabilità civile e il pagamento di 84 euro.
Documentazione, fa sapere Corazzari, regolarmente ricevuta il 25 novembre e rinnovata il mese successivo.
Martedì, nel frattempo, Zanoni aveva denunciato Trump ai Carabinieri Forestali di Mestre, e anche il Movimento 100% Animalisti aveva presentato querela alla Procura di Venezia.
Se comunque la presunta irregolarità della battuta di caccia sembra essersi ridimensionata, resta ancora in piedi la contestazione secondo cui Trump e i suoi avrebbero abbattuto una specie protetta, un’anatra molto rara per la cui uccisione è prevista una sanzione penale.