SERIE C: PADOVA SPRECONE, IL VICENZA RINGRAZIA
C’è un momento da puro sliding doors, nel pomeriggio che tra l’Euganeo e il Menti colora di episodi la terza giornata del girone di ritorno, quella che permette al Vicenza - 2-0 all’Albinoleffe - di approfittare del pareggio tra il Padova e l’altra squadra vicentina, l’Arzignano, e di rosicchiare due punti portandosi a -8 dalla capolista. Fino al ventesimo della ripresa sembrava l’ennesimo pomeriggio favorevole alla squadra di Andreoletti, avanti nel primo tempo con il cross beffardo di Varas a tagliare tutta l’area e a depositarsi in rete senza deviazioni, mentre dalla parte opposta, ad una quarantina di chilometri, i berici si vedevano annullare ben tre gol per fuorigioco.
Poi arriva il ventesimo della ripresa, giocato praticamente in contemporanea. L’Albinoleffe, in contropiede, va a tanto così da far risuonare il de profundis al Menti, con la palla deviata di faccia da Confente ad evitare un colpo che sarebbe stato durissimo. Da qui il Vicenza si rianima, e dopo pochi secondi trova il vantaggio con Rolfini. Al rimpallo di linea, come si faceva una volta con le radioline, proprio nello stesso momento all’Euganeo l’Arzignano trova il pareggio con Mattioli: un 1-1 clamoroso e totalmente insperato che reggerà fino al triplice fischio. Il Vicenza approfitta della mini frenata trovando anche il raddoppio con Capone, e riesce a rosicchiare due punti al Padova dei record.
Già, ma il Padova? Chi ha visto la gara lo sa: la capolista avrebbe meritato in lungo e in largo di vincere con almeno tre gol di scarto. Perchè oltre all’1-1 è vero che Fortin nel primo tempo si era già superato su un pericolosissimo tentativo avversario, ma a parte queste due chance la capolista ha avuto occasioni in serie, per chiudere la gara e prendersi l’ennesimo successo. La prova, insomma, non va assolutamente buttata: ma fallire troppe occasioni, come era avvenuto anche con la Triestina, a volte può giocare un brutto scherzo.