REBELLIN, PM DÀ L'OK AL PATTEGGIAMENTO DELL'AUTISTA
“Mi dispiace, ho sbagliato e ho causato una tragedia. Accetterò la mia pena”: sono le parole pronunciate da Wolfgang Rieke, il camnionista tedesco di 63 anni che il 30 novembre 2022 travolse e uccise il campione di ciclismo Davide Rebellin.
Dichiarazioni che l’autista ha rilasciato in Tribunale a Vicenza in occasione della prima udienza del processo a suo carico.
I legali dell’uomo hanno chiesto di patteggiare 3 anni e 11 anni di reclusione, oltre alla conversione della pena con la detenzione agli arresti domiciliari.
Una richiesta, quella del patteggiamento, che il pubblico ministero ha accettato. Come del resto era già successo lo scorso dicembre nel corso dell’udienza preliminare, ma che poi il gup del Tribunale aveva respinto motivandolo con l’estrema gravità del fatto.
Sulla richiesta di patteggiamento il collegio si esprimerà il prossimo 11 marzo, mentre l'eventuale decisione sull'allentamento della misura cautelare potrebbe essere presa prima della prossima udienza.
Wolfgang Rieke si trova detenuto nel carcere di Vicenza dallo scorso 25 agosto, dopo che il 15 giugno si era consegnato alle autorità tedesche. Nei suoi confronti pendeva un mandato di arresto europeo.
I fatti, come detto, risalgono al 30 novembre dell’anno precedente: Davide Rebellin era stato investito durante un allenamento a Montebello vicentino. Il camionista, dopo averlo investito, era sceso dal mezzo, si era avvicinato al corpo esanime del ciclista e dopo una breve sosta aveva fatto ritorno in Germania, senza soccorrerlo. A inchiodarlo, però, le telecamere di videosorveglianza della zona.